Sunday, October 16, 2005


«La nostra battaglia continua»: questo il primo commento a caldo di Tina Rinaldo, presidente del Comitato intercomunale contro la Valdastico Sud dopo aver appreso che il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Veneto, che ha sempre sostenuto la necessità e l'improrogabilità dell'infrastruttura, per dar vita a quella che è stata definita la «seconda trasformazione del Veneto verso la sua modernizzazione, nel rispetto totale della sicurezza del paesaggio lungo tutto il percorso».Di diverso avviso, naturalmente, il fronte del no, che vede impegnati oltre al comitato, anche WWF, Italia Nostra e la fondazione inglese The Landmark Trust, il cui presidente onorario è il principe Carlo d'Inghilterra. Un'autostrada che rischia di devastare il paesaggio delle Ville Palladiane, i Monti Berici e l'ambiente agricolo e naturale tra Vicenza e Rovigo, toccando la provincia di Padova e Verona.
In base al progetto, il nuovo tracciato autostradale, di circa 54 chilometri e con sei caselli, inizierà a Piovene, dove rimase a suo tempo "incompiuta" la Valdastico e terminerà con lo svincolo sulla Transpolesana a Canda, interessando un totale di 23 comuni e quattro province.

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