Monday, October 31, 2005

Galan: seguiamo Lamon e uniamoci al Trentino




''In tal modo, i cittadini di tutto il Veneto ed eventualmente non solo quelli di Lamon potranno usufruire di quei benefici finanziari di cui gode la Regione Trentino Alto Adige, che vede circa il 90% delle proprie risorse fiscali spese per il necessario e per il superfluo di cui abbisognano i suoi cittadini - spiega Galan - Perche' gli insegnanti che operano in Veneto debbono guadagnare molto di meno, godendo tra l'altro di molti minori vantaggi, dei loro colleghi di Bolzano e di Trento?
A chi osasse obiettare che cio' e' dovuto agli antichi accordi stipulati tra Austria e Italia, rispondo che ormai da tempo la storia d'Europa non e' piu' quella nata all'indomani delle devastazioni, dei lutti e degli odi causati dalla guerra nazifascista- sottoline ancora il Presi dente della Regione - E' ora di finirla con privilegi inaccettabili nei giorni della grande unita' europea, privilegi che, come si vede, destabilizzano cittadini e istituzioni democratiche confinanti con il Trentino Alto Adige''.
Nota: Privilegi inaccettabili o diritti?

Secessione dal Veneto


LAMON (BELLUNO), 31 OTT - Vittoria dei si', con quasi il 93% dei votanti, a Lamon (Belluno) nel referendum consultivo sulla proposta di passaggio amministrativo del Comune dalla Regione Veneto al Trentino Alto Adige. Secondo i dati forniti dall'ufficio elettorale, al referendum hanno partecipato 2.558 elettori su 4.158 aventi diritto, pari al 61,6%. L'esito del referendum dovra' essere ora convalidato dalla Corte di Cassazione e trasmesso al ministro dell'Interno ed ad un'apposita commissione parlamentare. Questa, ai fini della promulgazione di una legge che ratifichi il passaggio del comune da una Regione all'altra, dovra' consultare, pur senza obbligo di vincolo, i consigli delle regioni interessate. (ANSAweb)

Saturday, October 29, 2005

Torna il Leone ma resta la Stella a sette punte

Promessa mantenuta solo a metà da parte di Luca Zaia, Asessore all'identità veneta e al turismo.
Aveva promesso che avrebbe rimesso il leone nel simbolo turistico del Veneto, e l'ha fatto. Ma rimane preponderante all'interno del nuovo marchio la stella a sette punte ideata da Fabrica.
La stella e il leone, due loghi congiunti, affiancati dalla scritta “Veneto - tra la terra e il cielo”: è l’immagine che rappresenterà d’ora in poi il prodotto “Turismo Veneto”, tenuto a battesimo oggi a Mestre dal vicepresidente della giunta regionale veneta Luca Zaia.
«Dal punto di vista strategico e grafico, il punto di partenza è stata la V di Veneto», spiegano gli autori del “Manuale d’uso del marchio Turismo Veneto” che lo accompagna e indica anche il posizionamento che deve avere negli stampati per corrispondenza, nella pubblicità propria e di altri enti, nel materiale video, nei prodotti editoriali e nei siti telematici.
Il nuovo logo, che all'inizio prevedeva la cancellazioen totale del Leone di San Marco, era stato duramente criticato nei mesi scorsi sia dagli operatori turistici che dagli ambienti politici indipendentisti veneti.

Thursday, October 27, 2005

La Life ritorna in scena

La Life è tornata. Con la più classica delle azioni di disturbo, vale a dire la macchina fotografica puntata contro i presunti vessatori, Fabio Padovan ha impedito l'asporto dei beni pignorati ai Liberi imprenditori federalisti europei nell'ambito della loro battaglia contro il diritto camerale. Una quarantina di attivisti, tra iscritti e simpatizzanti, hanno aspettato gli ufficiali giudiziari che su disposizione del giudice avevano in programma il prelevamento di materiale per un valore stimato di circa seimila euro, pari al credito vantato dalla Camera di Commercio. L'attuale numero uno Daniele Quaglia ha precisato che "nessuno poteva accedere ai nostri locali, in quanto territorio sottoposto all'autogoverno del popolo veneto". Tra i dimostranti anche Loris Palmerini, presidente del "Tribunale" di Rubano a cui si è rivolta la Life , sfiduciando così la giustizia italiana. «Quando Fabio ha scattato un paio di foto agli ufficiali giudiziari - ha aggiunto Quaglia - si è scatenata la bagarre, perché loro non volevano essere ripresi. Alla fine se ne sono andati, annunciando che torneranno». Sulla porta è stato appeso un provocatorio cartello: "Oggi chiuso per tentata rapina".

Thursday, October 20, 2005

Serenissimi, il gip nega 5 patteggiamenti


Quest'oggi il giudice Nicoletta De Nardus ha rifiutato i patteggiamenti per cinque degli imputati nel corso dell’udienza preliminare che vede alla sbarra gli aderenti al Movimento indipendentista veneto, accusati di associazione sovversiva e propaganda antinazionale.
Rimangono sotto processo Gilberto Buson, Gilberto Segato, considerato l’ideologo del gruppo, i tre fratelli Gilberto, Flavio e Cristian Contin. Mentre Antonio Dal Forno, Lino De Bortoli e Mauro Grassi sono stati assolti al termine del rito abbreviato. Domenico Brunato e Severino Contin hanno patteggiato un mese di reclusione in continuazione con le condanne del processo veneziano. Il rifiuto ai patteggiamenti, concordati dagli imputati con il pubblico ministero Bruno Cherchi è legato alla possibilità di convertire i giorni di reclusione in ammende pecuniarie: il giudice De Nardus ha ritenuto però che al reato di associazione sovversiva non fosse applicabile la conversione. A quel punto, Renzo Fogliata, avvocato dei Contin, ha eccepito l’incompatibilità del gup a proseguire nel giudizio. Sulla questione ora dovrà esprimersi la Consulta.


Sunday, October 16, 2005


«La nostra battaglia continua»: questo il primo commento a caldo di Tina Rinaldo, presidente del Comitato intercomunale contro la Valdastico Sud dopo aver appreso che il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Veneto, che ha sempre sostenuto la necessità e l'improrogabilità dell'infrastruttura, per dar vita a quella che è stata definita la «seconda trasformazione del Veneto verso la sua modernizzazione, nel rispetto totale della sicurezza del paesaggio lungo tutto il percorso».Di diverso avviso, naturalmente, il fronte del no, che vede impegnati oltre al comitato, anche WWF, Italia Nostra e la fondazione inglese The Landmark Trust, il cui presidente onorario è il principe Carlo d'Inghilterra. Un'autostrada che rischia di devastare il paesaggio delle Ville Palladiane, i Monti Berici e l'ambiente agricolo e naturale tra Vicenza e Rovigo, toccando la provincia di Padova e Verona.
In base al progetto, il nuovo tracciato autostradale, di circa 54 chilometri e con sei caselli, inizierà a Piovene, dove rimase a suo tempo "incompiuta" la Valdastico e terminerà con lo svincolo sulla Transpolesana a Canda, interessando un totale di 23 comuni e quattro province.

Saturday, October 15, 2005

Mille in marcia per la lingua veneta


Bandiere, tamburi e manifesti. Un migliaio di persone hanno sfilato oggi a Venezia, dalla stazione a campo Santi Apostoli, per ottenere il riconoscimento della lingua veneta . La manifestazione era organizzata dal Coordinamento associazioni venete, che raggruppa una cinquantina di associazioni culturali per diffondere, mantenere e tutelare la lingua e la cultura del Veneto. Tra loro c'erano molti leghisti, a partire dal deputato padovano Flavio Rodeghiero e dal segretario veneziano Alberto Mazzonetto, ma anche l'ex lighista Fabrizio Comencini, accostatosi lo scorso anno al movimento di Giorgio Panto. E poi c'era chi con il Veneto a prima vista sembrava avere davvero poco a che vedere: niente di più sbagliato, perchè in testa al corteo spuntava un giovane nigeriano che alla domanda «parli veneto» ha risposto con un gran sorriso «un fià».

«Questo dimostra che la nostra manifestazione è trasversale, fatta non da politici ma da gente comune che vuole solo portare avanti la tradizione della nostra Regione - spiega Davide Guiotto, segretario dell'associazione "Veneto nostro raixe venete" - secondo i linguisti la lingua veneta era la principale in Europa al tempo della Serenissima, come l'inglese ai tempi nostri. Il veneto è una lingua viva, non dobbiamo vergognarci di parlarlo a casa, a scuola, negli uffici, non è una debolezza ma un arricchimento». Giovedì il Coordinamento ha consegnato a Luca Zaia, assessore regionale all'identità veneta , cinquemila firme raccolte a sostegno del progetto di legge, fermo in Regione dallo scorso maggio, per il riconoscimento della lingua veneta . I firmatari hanno chiesto a Giancarlo Galan l'impegno affinchè tale proposta venga discussa al più presto in Consiglio regionale.«I Consigli provinciali di Vicenza e Treviso hanno chiesto alla Regione di approvare una legge che tra i vari punti potrebbe portare la lingua veneta anche all'interno delle scuole, inizialmente con un'ora facoltativa settimanale di lingua e cultura veneta - continua Guiotto - si tratta di un progetto che prende spunto da quanto già hanno fatto i Consigli regionali del Piemonte e del Lazio, con la creazione uno strumento di legge che migliorerà il lavoro delle associazioni culturali e permetterà alla cultura locale di entrare come materia scolastica facoltativa accanto alle altre materie. Inoltre la proposta è di affiancare ai cartelli stradali in lingua italiana anche quelli in veneto all'ingresso dei paesi della Regione, di promuovere giornali e programmi televisivi in veneto, tutte attività finalizzate al mantenimento e alla diffusione della lingua anche a favore delle nuove generazioni perchè vediamo che ogni giorno che passa la nostra lingua è minacciata, si perde una parola, un'espressione».


Thursday, October 13, 2005

5.000 firme per la lingua veneta

Quest’oggi giovedì 13 Ottobre alle ore 13.00 a Palazzo Balbi sede della Giunta Regionale Veneta, il vice Presidente Luca Zaia ha ricevuto le oltre 5.000 cartoline firmate raccolte dal Coordinamento Associazioni venete a sostegno del progetto di legge per il riconoscimento della lingua veneta.
I firmatari chiedono al Presidente Giancarlo Galan e a tutta la Giunta Regionale di impegnarsi affinchè tale proposta venga discussa al più presto in Consiglio Regionale.
Il 10 Maggio 2005 il Consiglio Provinciale di Vicenza ha approvato, con un voto a larghissima maggioranza e trasversale da sinistra a destra, una proposta di legge per il riconoscimento regionale della cultura e lingua veneta. Il 3 Ottobre 2005 anche il consiglio Provinciale di Treviso ha approvato una proposta gemella, con l’obiettivo di rilanciare l’iniziativa e di dare più forza alla questione del riconoscimento della nostra cultura.
L’assessore Luca Zaia ha ribadito l’importanza e il valore della lingua e della cultura veneta e ha voluto firmare personalmente alla presenza della stampa l’ultima cartolina per sottolineare il proprio impegno a sostegno dell’iniziativa.

Monday, October 03, 2005

Anche la Provincia di treviso appoggia la legge per la lingua veneta

Questa sera, lunedì 3 Ottobre 2005, durante il Consiglio Provinciale di Treviso è stata approvata la proposta di legge per il riconoscimento della lingua e cultura veneta, gemella di quella già approvata nei mesi scorsi dal Consiglio Provinciale di Vicenza.

La legge infatti prevede la possibilità che i Consigli Provinciali possano essere promotori di iniziative legislative presso il Consiglio Regionale.
23 i voti favorevoli e due contrari, con un solo astenuto.
Un’altro passo importante per rendere finalmente possibile dopo tanti anni l’insegnamento della storia, cultura e lingua veneta nelle nostre scuole è stato fatto, ora è necessaria la mobilitazione dei veneti a sostegno di tali proposte.
L’associazione Veneto Nostro-Raixe Venete ha indetto per sabato 15 Ottobre 2005 alle ore 10.30 a Venezia una manifestazione pubblica a sostegno di tali proposte.
Il corteo, al quale stanno aderendo altre Associazioni culturali da tutto il Veneto, partirà dalla Stazione FS e attraverserà le calli Venezia per sensibilizzare i cittadini veneziani e in generale l’opinione pubblica veneta sulla necessità di arrivare al più presto all’approvazione della legge che da settimane aspetta di essere discussa dal Consiglio Regionale.
Il 10 Maggio 2005 il Consiglio Provinciale di Vicenza ha approvato, con un voto a larghissima maggioranza e trasversale da sinistra a destra, una proposta di legge per il riconoscimento regionale della cultura e lingua veneta.
Il 3 Ottobre 2005 anche il consiglio Provinciale di Treviso ha approvato una proposta gemella, con l’obiettivo di rilanciare l’iniziativa e di dare più forza alla questione del riconoscimento della nostra cultura.
Ora tali proposte passeranno al vaglio del Consiglio Regionale.
Si tratta di un progetto che prende lo spunto da quanto già hanno fatto i Consigli Regionali del Piemonte e del Lazio, con la creazione uno strumento normativo che potrà migliorare il lavoro e le attività delle associazioni culturali e che permetterà alla cultura locale di entrare come materia scolastica facoltativa (senza imposizioni ma solamente su richiesta degli alunni e degli scolari che intendano avvalersi di questa possibilità), accanto (e non in sostituzione) alle altre materie.
A sostegno di tale proposta le associazioni del Coordinamento Associazioni Venete hanno raccolto nella giornata di Domenica 4 Settembre 2005, durante la seconda edizione della Festa dei Veneti, migliaia di cartoline firmate indirizzate al Presidente Giancarlo Galan, che saranno consegnate nei prossimi giorni a Palazzo Balbi.
Alla manifestazione di Sabato 15 Ottobre sono attese migliaia di persone: sarà un momento importante per dire tutti assieme che abbiamo a cuore il futuro della nostra cultura e della nostra lingua e che pretendiamo ora il giusto riconoscimento da parte di tutta la classe politica veneta in Regione. Ci auguriamo infatti che la proposta di legge passi in maniera trasversale con il sostegno di tutte le forze politiche, a dimostrazione che la cultura è un patrimonio che appartiene indistintamente a tutti i veneti.


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