Thursday, November 03, 2005

ALPE ADRIA, polemiche in Croazia


In Croazia scoppia una bufera politica dopo l'incontro ufficiale sulla creazione della nuova struttura transfrontaliera, tra Austria, Italia, Croazia e Slovenia. Parte dei politici e dell'opinione pubblica croata non vedono di buon occhio la decentralizzazione del paese.

“Venezia e Trieste ci sono più vicini di Zagabria”, “Se potessimo lavorare meglio con Trieste o con Venezia, lo faremmo più volentieri che lavorare male con Zagabria”, “La verità della vita quotidiana è che i cittadini dell'Istria vanno più spesso a Venezia e a Trieste che a Osijek e a Dubrovnik”. Sono le parole che negli ultimi giorni - spiegando l'iniziativa per la formazione della Euroregione Alpe-Adria – sono state pronunciate dai due prefetti croati, Zlatko Komadina e Ivan Jakovcic. L'euroregione menzionata, che comprenderebbe il territorio della contea litoraneo-montana e della contea istriana in Croazia, attraverso zone della Slovenia, fino a Koruska in Austria e al Friuli Venezia Giulia in Italia, ha suscitato in Croazia una notevole tempesta politica.

La prima riunione dei rappresentanti delle regioni sunnominate, tenutasi recentemente a Passariano vicino a Udine, durante la quale si è discusso sul fatto che la menzionata euroregione potrebbe persino avere un proprio parlamento e un proprio governo, ha suscitato una notevole confusione nella Zagabria ufficiale. Siccome l'intera faccenda è accaduta solo due settimane dopo che la Croazia ha finalmente avuto il via libera per le trattative sull'ingresso nell'Unione europea, il premier Sanader ha cercato di reagire in modo placato e diplomatico.

Il governo di Zagabria è molto sensibile all'iniziativa regionale, così le richieste per una maggiore autonomia di alcune regioni di regola hanno incontrato un severo atteggiamento da parte del governo. Nonostante siano cambiato le cose dai tempi del primo presidente croato Franjo Tudjman, Zagabria non mostra ancora una sensibilità verso le idee che vertono sul bisogno di creare alcune regioni all'interno della Croazia, al posto dell'attuale sistema sgretolato basato su 21 contee.

Il grande centralismo del paese dove tutto viene deciso a Zagabria, dove è concentrato non solo il potere politico ma anche il potere economico, suscita un grande malcontento nelle altre parti della Croazia, in modo particolare nelle sedi delle regioni, come quella di Istria-Fiume, della Dalmazia o della Slavonia. Tale regioni invece non sono nemmeno formalmente riconosciute, ma sono sgretolate e tagliate dalle contee, e il loro potere economico è insignificante.
Alcuni analisti, però, credono che le dichiarazioni dei due prefetti croati, le cui contee, insieme alla città di Zagabria, appartengono alle zone più sviluppate della Croazia, siano state radicalizzate volutamente, in particolare per quanto riguarda quella parte sulla maggiore prossimità con Venezia e Trieste rispetto Zagabria. Con ciò loro hanno voluto inviare proprio a quella Zagabria un messaggio, secondo il quale la maggiore autonomia per la quale si impegnano potrebbe soltanto diminuire tale “lontananza” da Zagabria.


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LA VERITA’ DEL NIPOTE DI STALIN

Abbiamo trovato nel suo blog questo post sulla TAV, ci riferiamo a Giulietto Chiesa:

http://www.giuliettochiesa.it/modules.php?name=News&file=article&sid=284

Questo personaggio, che ha l’aspetto e, temiamo, la testa da nipote tonto di Stalin, si cimenta sul problema dell’applicazione planetaria de protocollo di Kyoto.
Notate la mistificazione, la forzatura, il tentativo di collegare i Notav con la riduzione dell’emissione di CO2.
Quando in tutto il mondo la TAV viene vista come risposta all’inquinamento sia da veicoli circolanti a terra sia nei cieli.
L’Europa sta erigendo una colossale rete ad alta velocità ferroviaria che renderà obsoleti sia l’auto che l’aeroplano per gli spostamenti a breve-medio raggio ( http://www.eriksrailnews.com/archive/hst.html ).
Anche l’italia sta puntando sulla TAV a cominciare dall’inutile Roma - Napoli (pochè le città erano già collegate da 4 binari) e la costosissima Napoli - Bari (pure SPONSORIZZATA da Legambiente !?!?).
Il fatto è che l’europeissima penisola non vuole che la Padania sia collegata con l’Europa e sta sabotando in tutti i modi la Torino - Lione e la Verona - Monaco. Come ha fatto con successo contro l’aeroporto di Malpensa2000. In compenso al Nord le tariffe ferroviarie sono più care cha al Sud e il materiale rotabile nuovo lo mandano prima nel Lazio.
A proposito, che fine ha fatto la privatizzazione dell’italianissima Alitalia che costa 1,2 milioni di euro AL GIORNO ai contribuenti?
Le “opposizioni locali” sono squallidi pretesti poiché, se vogliono, come succede per le moschee, dei deprecati “localismi” se ne sbattono altamente.
Anche questo Chiesa, come Grillo e Travaglio, è un perfetto INUTILE IDIOTA dell’italia terminale, europarlamentare a 20mila euro al mese di soldi vostri.

Canna-Power Team

Messaggio n°219 del 27/11/2007

www.fottilitalia.com
il sito anti-italiano per eccellenza

PODCAST: http://www.fottilitalia.com/ABpodcasting.rss
 
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